Stalking condominiale, cosa c'è da sapere
Ciao,
mi chiamo Giorgia, sono separata e vivo con i miei due figli in un condominio di Bari, al quarto piano.
La mia storia è singolare, o almeno credo. Quattro anni fa ho divorziato da mio marito che ha lasciato la casa nella quale viviamo io, Tommaso (9 anni) e Paolo (6 anni).
I miei rapporti con i vicini sono buoni, ho dei contrasti solo con una famiglia che vive, purtroppo, sul mio stesso pianerottolo. Da sempre abbiamo differenze di vedute e la situazione si è acuita da quando è andato via il mio ex-marito.
Capita spesso di avere delle discussioni anche davanti all'ascensore e, cosa più grave, la donna della coppia ha più volte avvicinato i miei figli in mia assenza criticando alcuni miei comportamenti.
Questa cosa mi ha destabilizzato non poco, considerando che mi è stata riportata dai miei figli e che non sono sicura di come sia stata loro raccontata.
Tra le altre cose, è capitato spesso che mentre rientravamo, sembrava quasi ci stessero aspettando e spesso sentiamo lei, nell'appartamento, urlare cose che sembrano in un certo modo avere a che fare con noi.
Questa condotta, che va avanti da anni, sta influendo, e non mi vergogno a dirlo, sulla mia condizione psichica, già provata dal fallimento del mio matrimonio.
E' circa un anno che ho dovuto ricorrere al supporto di uno specialista per cercare di riprendere la mia stabilità, necessaria per portare avanti due figli con tutte le difficoltà di oggi. La frustrazione che mi assale è che non posso lamentarmi di nulla...ovvero si tratta di discussioni, frasi dette ai miei figli, frasi urlate nel loro appartamento, sembra una condotta studiata per alterare la mia stabilità, ma che non posso certo lamentare al mio amministratore, probabilmente mi darebbe della matta!
Ma davvero devo rassegnarmi? Cosa posso fare? Devo cambiare casa per questo?
Grazie mille per la disponibilità
Cara Giorgia,
la tua storia fa trasparire davvero un disagio crescente.
Quello che posso dirti è di stare tranquilla, non è vero che non puoi fare nulla, anzi!
Hai mai sentito parlare di Stalking Condominiale? Oggi se ne parla tanto in televisione, magari non tanto nei contesti condominiali. Per stalking si intende
"il comportamento di chi affligge un'altra persona, perseguitandola e generandole stati di ansia e paura."
Ti ritrovi in questa descrizione? A me sembra di sì!
Se è così esistono tutte le tutele del caso!
Tra l'altro con una recente sentenza la Cassazione ha confermato la condanna per stalking a carico del condomino che aveva esasperato un suo vicino di casa, determinando grave stato di ansia e costringendolo a sottoporsi a terapie tranquillanti e ad assentarsi dal luogo di lavoro. Non perdere le speranze, la legge è dalla tua parte.
Difendersi dallo stalking condominiale può essere fatto a diversi livelli, a seconda della gravità del reato.
La prima cosa che la vittima può fare è rivolgersi al presunto persecutore per invitarlo a mettere fine a suoi comportamenti molesti.
Qualora la prima tappa non dovesse portare al risultato desiderato il secondo passaggio sarebbe quello di avvisare l'amministratore; l'obiettivo è trovare un intermediario alla risoluzione del caso di stalking condominiale.
Fallite le strategie "bonarie" è necessario attivarsi in maniera più decisa. Vuoi sapere di più su come procedere se i tentativi bonari per risolvere il caso di stalking condominiale sono falliti?
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