L'approvazione del regolamento condominiale
Cosa c'è da sapere sull'approvazione del regolamento condominiale?
Per quanto riguarda l'approvazione del regolamento condominiale l'articolo 1138 del codice civile stabilisce che l'iniziativa per la formazione del regolamento di condominio o per la revisione di quello esistente, può essere presa da ciascun condomino.
L'approvazione del regolamento si effettua con una normale delibera assembleare e necessita della maggioranza stabilita dal secondo comma dell'articolo 1136, ovverosia di un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell'edificio.
Nello specifico l'art. 1138 del c.c, sottolinea anche che:
Il regolamento deve essere approvato dall'assemblea con la maggioranza stabilita dal secondo comma dell'articolo 1136 ed allegato al registro indicato dal numero 7) dell'articolo 1130. Esso può essere impugnato a norma dell'articolo 1107.
Le norme del regolamento non possono in alcun modo menomare i diritti di ciascun condomino [...]
Quali sono le maggioranze per l'approvazione del regolamento condominiale?
Per approvare il regolamento l'assemblea condominiale deve ottenere il voto positivo della maggioranza degli intervenuti, che devono rappresentare almeno la metà del valore dell'edificio.
Le norme devono stabilire come utilizzare gli spazi in comune con lo scopo di rendere migliore la vita nell'edificio, ma non possono essere poste delle limitazioni ai diritti di ciascun proprietario.
Per saperne di più su come il regolamento disciplina l'uso delle parti comuni ne abbiamo parlato nell'articolo "Regolamento Condominiale, la disciplina delle parti comuni".
Le decisioni, infatti, vincolano tutti coloro che vivono nell'edificio, anche se non hanno votato a favore, e non sarebbe corretto limitare alcuni diritti previsti dalla nostra Costituzione, senza il consenso dell'interessato.
Quindi il regolamento approvato dalla maggioranza degli interessati può vincolare l'utilizzo degli spazi comuni, ma non può porre limiti all'utilizzo privato degli appartamenti.
Ad esempio non può essere stabilito a chi affittare gli immobili, e a chi no, oppure non possono essere vietati animali domestici in casa.
Allo stesso modo non possono essere imposti orari di silenzio diversi da quello stabiliti dal Codice Civile.
I suddetti limiti possono essere contenuti solamente in un regolamento contrattuale approvato all'unanimità, con il quale i soggetti decidono liberamente di accettare alcune limitazioni dei loro diritti.
E se qualche condomino non concorda?
Ovviamente i condomini che non concordano con la delibera o che si sono astenuti o che erano assenti potranno proporre l'impugnazione secondo le regole ordinarie che regolano l'impugnazione delle delibere, ovvero entro
30 giorni dall'approvazione, recandosi presso un'autorità giudiziaria.
Cosa succede dopo l'approvazione del regolamento condominiale?
Una volta approvato, il regolamento va allegato al registro dei verbali e delle assemblee e, come vedremo, può comunque essere impugnato secondo le regole ordinarie in materia di impugnazione delle delibere.